bmw s 1000 xr 2024 prova 11

In viaggio con la BMW S 1000 XR gioie e dolori di una scelta - Prova di lunga durata - da tempo sul mercato c'è chi la ama e chi la odia, queste le nostre considerazioni dopo 5mila chilometri d'uso

 

 

 

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La BMW S 1000 XR è oramai un classico della gamma BMW e giunge ora alla sua ultima evoluzione, la versione BMW S 1000 XR 2024.

Partita come una alternativa veloce al BMW GS, nel corso degli anni è stata più correttamente indirizzata verso la gamma sport.

Una moto di alte prestazioni, ma con manubrio alto, borse laterali e buona posizione per pilota e passeggero.

Nonostante nel corso degli anni BMW abbia sempre lavorato per migliorare la moto e per posizionarla nel modo più corretto all'interno del mercato, non mancano tante moto in vendita con pochi chilometri, pentiti ex possessori di GS, ma anche di tante naked e sportive.

Una moto di nicchia, non facile da rivendere, almeno ai prezzi che si vedono sui principali siti di annunci di moto usate.

A fronte di questi delusi ci sono molti estimatori di questo modello, che ha dato sempre prova di prestazioni molto elevate, unite ad un comfort di marcia insospettabile.

Nell'uso quotidiano ed assiduo, però, sia in ottica sportiva che turistica,  non mancano i difetti ed i problemi.

Molti problemi nascono dal fatto che i potenziali acquirenti vedono in modo distorto la moto, pensano che sia una alternativa al GS, una versione migliore della Tracer o dell'Africa Twin, nulla di più errato.

La BMW S 1000 XR rimane una moto sportiva, più pesante di una BMW S 1000 RR, ma più facile da guidare, meno stancante nei lunghi viaggi e molto migliore per il passeggero, ma ovviamente più lenta, più maneggevole, ma meno precisa sul veloce.

La BMW S 1000 XR rimane ancora più facile e confortevole di una BMW S 1000 R, non tanto distante dalle sue prestazioni, ma sempre meno veloce e precisa alle alte velocità.

Rispetto al BMW GS è francamente una moto completamente differente, inutile elencare pregi e difetti, sono due moto differenti, non confrontabili, stop, fine dei discorsi.

Nel complesso nell'uso prettamente quotidiano emergono i suoi limiti, altezza della sella, calore che emana il motore, ingombri, peso e baricentro alto.

Non è una moto per bassi, meno di 170cm, perchè basta poco per perdere l'equilibrio nelle manovre a bassa velocità.

L'assetto ribassato è il migliore accessorio che si possa acquistare su questa moto se non si è alti.

Un motivo per cui molte sono in vendita è perchè si acquista con assetto standard, ma poi ben presto ci si rende conto che non è facile da gestire per chi non è alto.

In questo i cattivi consigli "non comprarla con l'assetto ribassato che poi non la rivendi" sono quanto mai errati ...

Anche il calore che proviene dal catalizzatore è molto fastidioso, in estate non è una moto da guidare senza abbigliamento tecnico adeguato, anche se alcune concorrenti dirette fanno uguale o peggio.

Insomma per il commuting casa lavoro riteniamo sempre che un "vile" scooter sia sempre meglio.

Le problematiche sopra emergono più chiaramente con il passeggero, le borse e nell'uso turistico a bassa e media velocità.

Calore elevato, peso e difficoltà nelle manovre da fermo, non è una moto per piloti alla prima esperienza.

Serve una buona dose di conoscenze per gestirla, ma siamo in linea con altri concorrenti.

Se si è alti, viene eliminato un problema, rimangono gli altri: calore, peso, ingombri e baricentro alto.

In compenso ora la sella del pilota è migliorata e 400 km non sono un problema, ma rimane, per pilota e passeggero, una sella sportiva, distante da un GS o una RT.

Anche qui i concorrenti diretti non fanno di meglio.

Attenzione al calore, oltre al pilota investe molto anche il passeggero.

La protezione aerodinamica rimane valida, anche troppo in ottica sportiva.

Le sospensioni rimangono valide, ma impostate a "MIN" (minimo) di precarico e "Road" in idraulica, sono troppo morbide per assicurare una valida stabilità alle alte velocità, cioè oltre i 180 km/h.

In "Auto" di precarico la situazione migliora e diventa ottimale con la taratura idraulica in "Dynamic".

Da segnalare che in discesa il freno motore è quasi inesistente, anche impostato al massimo del valore, non è una moto per discese lente, ma nulla di particolare, basta saperlo e ci si regola di conseguenza, mai avuto problemi anche scendendo lentamente da alti passi di montagna.

All'avvio il minimo è a 2mila giri, se siete al bar si girano tutti, è un problema?

Il consumo è elevato, altro problema esistenziale ... con 170 cavalli da sfamare è difficile fare di meglio ...

Avremmo preferito un comando dei freni più incisivo, una regolazione delle sospensioni più raffinata.

Nell'uso turistico si sente la mancanza di Android-Car o Apple-Car, almeno a breve raggio, perchè nel turismo a lungo raggio nulla sostituisce un ottimo navigatore e le tradizionali cartine stradali.

Invece non abbiamo mai sentito la mancanza dei comandi retroilluminati, ma il marketing insegna che oggi sono diventati un must ...

Sempre nell'uso turistico, non è facile issare la moto sul cavalletto centrale.

Non abbiamo avuto il problema della catena che sbatte sul forcellone, catena "endurance" senza manutenzione, che ci è stata d'aiuto per i molti chilometri percorsi in pochi giorni.

Con la pioggia possiamo confermare l'ottima guidabilità e sicurezza della moto, oltre alla valida protezione della sua carrozzeria.

Nell'uso prettamente sportivo, oltre ad un impianto frenante più potente, avremmo preferito un set-up delle sospensioni più rigide, un motore più pronto ai bassi e con più allungo agli alti, ma nel complesso c'è la M 1000 XR per chi vuole maggiori prestazioni.

Sempre nell'uso turistico avremmo gradito maggiore coppia ai bassi regimi, ma il motore si riscatta con una regolarità di funzionamento esemplare.

Nell'uso più sportivo, invece, avremmo gradito una maggiore facilità del motore di allungare oltre i 240 km/h, quando la spinta rallenta fino a raggiungere la velocità massima.

Il prezzo elevato frena molti acquirenti, ma molti optionals sono realmente inutili o quasi, mentre gli accessori in carbonio, sono belli e ben fatti, ma a tal punto la moto finisce per costare quasi quanto la M 1000 XR.

Da pensare bene sul da farsi ...

Come moto sportiva, ma comunque con quel minimo di comodità che ti permette di fare un viaggio veloce in coppia, è una moto ottima.

Non è una vera moto da turismo, quanto una moto da turismo veloce, richiede sempre qualche sacrificio.

Come moto sportiva è valida, ma oggi c'è la M 1000 XR ...

Rimane una moto dal raro equilibrio per chi cerca una moto sportiva, ma che rimanga comoda in due e possa anche montare due borse per qualche giorno di vacanza.

Nel complesso le sue prestazioni sono esagerate e difficilmente sfruttabili su strada, se non in rarissime occasioni.

Una moto particolare, non di massa, a cui occorre dare del Lei.

Una moto costosa, scalda, consuma, costosa da gestire e non facile da rivendere, ma se scatta la scintilla può essere vero amore: veloce, comoda, un fulmine sui passi di montagna e nei lunghi trasferimenti autostradali (meglio autostrade tedesche ...).

Su tutto si riesce a portare anche il passeggero e tre borse sufficiente per una lunga vacanza ...

Non sarà la migliore moto del mondo, ma rimane una moto dalla personalità unica.

Se avete altre curiosità o dubbi o volete segnalare i vostri problemi con questa moto scrivete: salvatelliluca @ hotmail.com