Cosa pensano i ducatisti del nuovo motore Ducati V2 2025

 

 

 

Ducati V2: Una nuova era per il bicilindrico di Borgo Panigale

Il 2025 ha segnato una svolta epocale per Ducati con l'introduzione del nuovo motore V2. Questo bicilindrico a L, completamente riprogettato, rappresenta una rivoluzione per il marchio bolognese, portando con sé una serie di novità tecniche e stilistiche destinate a ridefinire il concetto di moto sportiva.
L'addio al Desmo: una scelta coraggiosa

Una delle novità più significative del nuovo V2 è l'abbandono della distribuzione desmodromica, un elemento che da sempre ha caratterizzato i motori Ducati. Questa scelta, dettata da esigenze di contenimento dei costi, di semplificazione della meccanica e di omologazione alle sempre più stringenti normative sulle emissioni, ha suscitato un dibattito acceso tra gli appassionati.

Perché abbandonare il Desmo?

Costi: Il sistema desmodromico è complesso e costoso da produrre. Eliminandolo, Ducati è riuscita a ridurre i costi di produzione, rendendo le moto più accessibili.
Affidabilità: Sebbene il Desmo garantisca prestazioni ai massimi livelli, la distribuzione tradizionale, seppur meno performante in termini puri, è generalmente considerata più affidabile nel lungo periodo.
Emissione: L'eliminazione del Desmo ha permesso a Ducati di ottimizzare il motore per rispettare le normative sulle emissioni Euro 5+.

Quali sono le conseguenze di questa scelta?

Perdita di carattere: Molti appassionati associano il suono e le prestazioni del motore Ducati proprio al sistema desmodromico, temendo una perdita di carattere con il nuovo V2.
Prestazioni ai massimi regimi: Alcuni dubitano che la distribuzione tradizionale possa garantire le stesse prestazioni ai massimi regimi del sistema desmodromico.
Peso: L'assenza del sistema desmodromico contribuisce a ridurre il peso complessivo del motore, migliorando l'agilità della moto.

Un nuovo cuore pulsante

Nonostante l'addio al Desmo, il nuovo V2 è un propulsore estremamente moderno e performante. Grazie a soluzioni tecniche all'avanguardia, come la fasatura variabile e l'iniezione elettronica di ultima generazione, il V2 offre un'erogazione di potenza fluida e lineare, con una coppia corposa ai bassi e medi regimi.

Caratteristiche principali del nuovo V2:

Cilindrata: 890 cc
Potenza: 115 CV o 120 CV a seconda della versione
Coppia: 93,3 Nm a 8.250 giri
Peso: 54,4 kg (il bicilindrico Ducati più leggero di sempre)
Distribuzione: A catena con doppio albero a camme in testa, fasatura variabile IVT sull'aspirazione

Le reazioni degli appassionati

Le opinioni sulla nuova moto sono molto contrastanti. Da un lato, c'è chi apprezza la scelta di Ducati di rinnovarsi e di offrire un prodotto più accessibile e affidabile. Dall'altro, ci sono gli appassionati più puri che sentono la mancanza del Desmo e temono una perdita di carattere.

Pro:

Maggiore accessibilità: Prezzo più contenuto rispetto ai modelli precedenti.
Maggiore affidabilità: Distribuzione tradizionale più semplice e robusta.
Peso ridotto: Migliora l'agilità e la maneggevolezza.
Prestazioni elevate: Il motore offre un'erogazione fluida e una coppia corposa.

Contro:

Perdita di carattere: Manca il sound e le emozioni del Desmo.
Prestazioni ai massimi regimi: Potrebbe essere meno performante del Desmo ai regimi più alti.
Dubbi sulla durata nel tempo: È un motore completamente nuovo, quindi l'affidabilità a lungo termine deve ancora essere dimostrata.

Conclusioni

Il nuovo motore V2 rappresenta una svolta importante per Ducati. L'abbandono del Desmo è una scelta coraggiosa, che apre nuove prospettive per il marchio bolognese. Solo il tempo potrà dire se questa scelta si rivelerà vincente.