NUOVA DUCATI STREETFIGHTER V2 2025 scheda tecnica tutte le info da conoscere
Con l’arrivo della nuova Ducati Panigale V2 era impensabile non creare un nuovo Streetfighter. Fin dalla prima V4, su ogni nuova Panigale Ducati ha applicato la “Fight Formula”, creando naked esaltanti su strada e performanti in circuito. Nel caso del nuovo Streetfighter V2, la formula è molto semplice: motore da 890 cc, ciclistica della Panigale V2, 176 kg di peso, manubrio largo e alto, e nessuna carenatura a fare da filtro fra il pilota e gli elementi.
Il nuovo V2 è lo Streetfighter più leggero mai creato da Ducati (-18 kg rispetto al modello precedente) grazie a una ciclistica basata su telaio monoscocca e al nuovo motore V2 di 90°, moderno e razionale. Una moto quindi agile e al tempo stesso stabile e rigorosa alle alte velocità, veloce quanto la precedente fra i cordoli di una pista e ancora più godibile e divertente su strada e nell’uso quotidiano.
Più intuitivo nella guida, vivace e gustoso grazie alla leggerezza e alla coppia del V2, capace di regalare al pilota un grande feeling fin dal primo contatto, il nuovo Streetfighter è fedele come non mai allo “spirito molesto” dell’originale.
Il design del nuovo V2 recupera gli stilemi tipici della famiglia Streetfighter, eliminando la carenatura e portando così in evidenza la base meccanica della supersportiva da cui deriva. Le masse si concentrano così sull’anteriore, trasmettendo un’immagine di grinta e dinamismo ed evidenziando la compattezza del nuovo motore V2. Lo “sguardo” del frontale, affilato e minaccioso, disegnato dai gruppi ottici Full-LED e dal DRL, compone un profilo immediatamente riconoscibile.
Come sulla Panigale V2, il codino è completamente carenato, creando un effetto monolitico tra seduta e codino che si richiama a quello della Desmosedici MotoGP. Il fanale posteriore, full-LED, è diviso in due parti, e lo scarico termina con silenziatori posizionati sotto la sella. Entrambi sono evidenti richiami a una tradizione Ducati che affonda le radici nelle prime Superbike, e sottolineano l'anima sportiva della moto.
Il disegno dei nuovi cerchi in lega leggera a sei razze con profilo a “Y”, raggruppate in tre gruppi, rappresenta una reinterpretazione in chiave moderna dell’iconico look dei tre razze Marchesini. Il nero dei cerchi sottolinea la livrea integrale in Rosso Ducati.
Nuovo motore V2
Lo Streetfighter V2 monta il nuovo motore V2 da 90° con fasatura variabile della distribuzione per le valvole d’aspirazione, omologato Euro5+, da 890 cm3 e 120 CV. Il suo peso, di soli 54,4 Kg (-9,5 kg rispetto al Superquadro che sostituisce) lo rende il bicilindrico più leggero mai prodotto da Ducati, e la sua curva di coppia, con il 70% del valore massimo già disponibile a 3.000 giri, fa sì che la guida sia sempre entusiasmante, anche su strada. E chi vorrà utilizzare lo Streetfighter V2 in pista potrà montare lo scarico racing, che fa aumentare la potenza massima a 126 kg, con una riduzione del peso di 4,5 kg.
Tutto questo rende lo Streetfighter V2 una moto godibile e divertente nella guida sportiva. Il nuovo Streetfighter V2 S pesa infatti solo 175 kg, dato che unito alla potenza di 120 CV determina un rapporto potenza/peso di 0,69 CV/Kg.
Ciclistica da vera Ducati
Il telaio dello Streetfighter V2 è un monoscocca leggero ed efficiente, che sfrutta il motore come elemento stressato. Il forcellone bibraccio è ispirato nel design all’Hollow Symmetrical Swingarm della Panigale V4 e offre gli stessi benefici in termini di stabilità in uscita di curva e feeling nella guida in pista, dove permette al pilota di sfruttare al meglio pneumatici slick di moderna concezione.
Le sospensioni sono completamente regolabili, per consentire al pilota di personalizzare l’assetto della nuova naked Ducati. Lo Streetfighter V2 è dotato di forcella Marzocchi, ammortizzatore posteriore Kayaba e ammortizzatore di sterzo Sachs, mentre lo Streetfighter V2 S offre al suo pilota una dotazione più pregiata, composta da forcella e ammortizzatore posteriore Öhlins, oltre alla batteria agli ioni di litio che ne riduce il peso.
I nuovi cerchi fusi montano pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV nelle misure 120/70 e 190/55, che uniscono maneggevolezza e impronta a terra, valorizzando le doti sportive dello Streetfighter V2. L’impianto frenante anteriore Brembo è composto da due dischi da 320 mm e pinze monoblocco M50, che offre potenza nell’uso in pista e modulabilità nell’impiego stradale.
Elettronica da supersportiva
Lo Streetfighter V2 è dotata di piattaforma inerziale IMU a sei assi, a supporto quindi di un pacchetto elettronico completo ed efficace, per offrire sicurezza nell’uso stradale e prestazioni in circuito. La dotazione elettronica comprende infatti ABS Cornering sportivo con funzionalità slide-by-brake, Ducati Traction Control, Ducati Wheelie Control, Engine Brake Control e il nuovo Ducati Quick Shift 2.0, lo stesso sistema impiegato sulla Panigale V4, di serie su entrambe le versioni.
Il pilota dello Streetfighter V2 può cambiarne istantaneamente il comportamento scegliendo fra 4 Riding Mode (Race, Sport, Road, Wet) che offrono livelli di intervento preconfigurati, e modificabili dall’utente, per tutti i controlli e per la risposta del motore. In questo modo, con la semplice pressione di un pulsante è possibile adattare la Panigale V2 ai gusti del pilota e alle varie situazioni di guida.
Il cruscotto dello Streetfighter V2 è un nuovo TFT da 5” con interfaccia utente basata su Infomode derivata concettualmente da quella della nuova Panigale V4. Le tre visualizzazioni Road, Road Pro e Track sono studiate per permettere al pilota di concentrarsi sulla guida, evidenziando le informazioni più rilevanti per ciascun contesto con una visualizzazione razionale e completa.
L’interfaccia pilota è stata razionalizzata, integrando quanto più possibile le informazioni in maniera da ridurne la densità e migliorare quindi la leggibilità. Il contagiri, ad esempio, svolge anche la funzione di indicatore di cambiata, illuminandosi in verde nel regime ideale per passare al rapporto superiore, e in rosso quando si raggiunge il fuorigiri.
Accessori
Il nuovo Streetfighter V2 dispone di diversi accessori per aumentare l’efficacia in pista oppure renderla più versatile nell’uso stradale. Con il già citato scarico racing, riservato all’uso in circuito, si può portare la potenza massima a 126 CV e ridurre il peso della moto di 4,5 kg. E il sistema di autocronometraggio Lap Timer Pro, utilizzando l’Infomode Track, visualizza in tempo reale tempi sul giro, intertempi e il miglioramento delle prestazioni del pilota.
Chi invece vuole godersi al massimo lo Streetfighter V2 su strada può montare il Cruise control, il navigatore Turnby-turn, la presa di corrente USB per alimentare lo smartphone o il sensore di pressione pneumatici TPMS.
Disponibilità e colorazioni
Il nuovo Streetfighter V2 arriverà nelle concessionarie nelle due versioni a fine marzo 2025, nella sola livrea Ducati Red. Lo Streetfighter V2 sarà proposto in configurazione biposto, mentre lo Streetfighter V2 S sarà invece disponibile in configurazione monoposto con kit passeggero disponibile come accessorio, e disporrà di serie delle funzionalità Pit Limiter e Ducati Power Launch. Entrambi sono proposti anche nella versione da 35 kW per i motociclisti con patente A2.
Streetfighter V2 S
• Colore
o Ducati Red
• Principali dotazioni di serie
o Motore V2, 890 cm3
o Potenza massima di 120 CV a 10.750 giri/min
o Coppia massima di 93,3 Nm a 8.250 giri/min
o Peso in ordine di marcia senza carburante: 175 Kg
o Telaio monoscocca
o Forcella Öhlins NIX-30
o Ammortizzatore posteriore Öhlins
o Ammortizzatore di sterzo Sachs
o Batteria al litio
o Impianto frenante con pinze monoblocco Brembo M50
o Pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV 120/70 e 190/55
o Pacchetto elettronico di ultima generazione con Inertial Measurement Unit a 6 assi (6D IMU): ABS con funzionalità cornering; Ducati Traction Control (DTC); Ducati Wheelie Control (DWC); Ducati Power Launch e Ducati Pit Limiter (DPL); Ducati Quick Shift (DQS) 2.0; Engine Brake Control (EBC).
o Nuovo joystick a petalo
o Nuovo cruscotto full-TFT da 5” con aspect ratio 16:9
o Riding Mode (Race, Sport, Road, Wet)
o Gruppi ottici full-LED con DRL
o Configurazione monoposto (kit passeggero accessorio)
o Predisposizione per Ducati Multimedia System (DMS)
Streetfighter V2
• Colore
o Ducati Red
• Dotazioni di serie come Streetfighter V2 S ad eccezione di
o Configurazione biposto
o Peso in ordine di marcia senza carburante: 178 Kg
o Forcella Marzocchi da 43 mm, completamente regolabile
o Mono-ammortizzatore Kayaba, completamente regolabile
o Ducati Power Launch e Ducati Pit Limiter (DPL) disponibili come accessori
o Batteria al piombo
Il nuovo Streetfighter V2, come la Panigale V2 da cui deriva, segna una nuova era per Ducati e per la sua naked di media cilindrata. È una moto completamente nuova, che della precedente mantiene solo il nome per sottolinearne lo spirito aggressivo, la destinazione stradale e la motorizzazione bicilindrica a V di 90°. Il nuovo Streetfighter V2 – il più leggero mai prodotto da Ducati – è una moto sportiva leggera e moderna, che grazie a precise scelte tecniche si adatta anche all’uso quotidiano, per non porre limiti a chi vuole godersela guidando sui passi di montagna e in pista, così come nella guida di tutti i giorni.
Per fare ciò, il nuovo Streetfighter V2 nasce su una base tecnica completamente nuova, disegnata attorno al nuovo motore V2 di 90° da 890 cm3. Una moto pensata per regalare il massimo piacere nella guida sportiva, puntando su leggerezza, maneggevolezza, motore potente e sfruttabile, ergonomia sportiva ma adatta alla guida stradale e comfort elevato anche nell’uso disimpegnato. Tutto questo confermando i valori di stile, sportività e dotazione tecnica di alto livello.
Design
Lo Streetfighter V2 mantiene la filosofia del design Streetfighter: una Panigale spogliata delle carenature, con masse concentrate sull’anteriore che trasmettono un’immagine sportiva, quasi atletica. Il frontale è pulito ed essenziale, con il design dominato dal proiettore Full-LED e dal DRL, che compone un profilo immediatamente riconoscibile come lo sguardo minaccioso tipicamente Streetfighter.
La base meccanica, condivisa con la Panigale V2, definisce una dinamica più orizzontale e meno carica sull’avantreno, evidenziando la compattezza del nuovo V2 che lo Streetfighter lascia in grande evidenza, creando una moto aggressiva e al tempo stesso elegante come tutte le Ducati.
La coda, completamente carenata in continuità con la parte frontale come sulla Panigale V2, crea un effetto monolitico tra seduta e codino. Il fanale posteriore, full-LED, è diviso in due parti secondo la tradizione Ducati e crea l’inconfondibile firma ottica a doppio arco rosso. Indicatori di direzione anteriori e posteriori sono a LED.
Lo scarico, che termina con silenziatori posizionati sotto la sella e si rifà alla tradizione racing di Panigale, richiama le competizioni Superbike e la 1299 Final Edition e sottolineando l'anima sportiva della moto.
Il disegno dei nuovi cerchi in lega leggera a sei razze con profilo a “Y”, raggruppate in tre gruppi, rappresenta una reinterpretazione in chiave moderna dell’iconico look dei tre razze Marchesini. Il nero dei cerchi sottolinea la livrea integrale in Rosso Ducati.
Ergonomia
Il triangolo ergonomico e le superfici di contatto con il pilota sono stati studiati per sintetizzare sostegno, comfort e versatilità così da rendere il nuovo Streetfighter V2 godibile nella guida disimpegnata, efficace e gratificante sui passi di montagna e tra i cordoli, mantenendo sempre un impegno fisico contenuto.
Il ponte di comando del nuovo Streetfighter V2 è costituito da un manubrio in alluminio a sezione variabile montato sulla testa di sterzo attraverso riser. Le leve di freno e frizione, regolabili, azionano pompe radiali con serbatoi del liquido separati. Per l’utilizzo su strada si può fare affidamento su un angolo di sterzo di 33°.
Le pedane, con attacchi forgiati e paratacchi in alluminio, hanno un disegno pensato per migliorare il grip. Le pedane passeggero sono montate sul telaietto posteriore e possono essere rimosse facilmente per trasformare lo Streetfighter V2 in monoposto.
La sella pilota a 838 mm da terra consente di appoggiare senza difficoltà i piedi al suolo, l’altezza del manubrio è studiata per definire una posizione che offra il giusto controllo sia nella guida sportiva che negli ambienti urbani, e la posizione delle pedane consente di spingere con il peso del corpo senza affaticare le ginocchia. La sella passeggero è ben distanziata dalle pedane ed è adeguatamente imbottita.
Il serbatoio ha una conformazione ergonomica uguale a quella della Panigale V2, per supportare il pilota nelle fasi di frenata e di “hanging off” a centro curva. Le superfici a contatto con il pilota, completamente prive di parti metalliche, facilitano l’ancoraggio delle ginocchia in maniera tale da scaricare le braccia in staccata, e riducono l’impegno fisico nel mantenere la posizione fuorisella in percorrenza di curva.
Motore
Il nuovo Streetfighter V2 è spinto dal nuovo V2 di 90° da 890 cc di cilindrata, il bicilindrico più leggero (54,4 kg) mai prodotto da Ducati. Dotato del sistema di fasatura variabile IVT sulle valvole di aspirazione a stelo cavo, il nuovo V2 rappresenta un nuovo capitolo nella storia dei motori bicilindrici Ducati, diventandone il punto di riferimento oltre che per leggerezza, anche per compattezza, consumi ed emissioni contenute (omologazione Euro5+) a cui si aggiungono un ampio range di utilizzo ed un livello di potenza massima pienamente sfruttabile.
Il nuovo motore eroga una potenza massima di 120 CV a 10.750 giri, con allungo che vede l’intervento del limitatore a 11.500 giri. Il valore di coppia massima è di 93,3 Nm a 8.250 giri con una erogazione generosa fin dai bassi regimi (più del 70% della coppia massima già disponibile a 3.000 giri, più dell’80% sempre disponibile tra i 4.000 giri e 11.000 giri) che garantisce prontezza di risposta ad ogni apertura del gas, offrendo gusto e sfruttabilità sia nell’uso quotidiano che in pista.
Adottando lo scarico racing Termignoni, con camicie dei silenziatori in titanio e fondelli in carbonio, la potenza cresce di 6 CV, la coppia di 5 Nm e il peso si riduce di 4,5 kg*. Per il nuovo Streetfighter V2 sono anche disponibili i silenziatori Termignoni omologati, sempre con camicie in titanio e fondelli in carbonio, che abbinano al design sportivo una riduzione di peso di 0,5 kg.
La trasmissione, a sei marce, è equipaggiata con il Ducati Quick Shift (DQS) 2.0 di seconda generazione, che ha debuttato sulla nuova Panigale V4, che offre un feeling di cambiata più diretto, con corsa ridotta, ripetibile e meno “gommoso” che si apprezza particolarmente nella guida in pista. La frizione è antisaltellamento in bagno d'olio con comando idraulico ad asservimento progressivo con basso carico alla leva. La rapportatura della trasmissione finale (15/42) è stata messa a punto per garantire la migliore prontezza del motore in fase di riapertura del gas sulle strade aperte e l’allungo del motore nell’utilizzo in pista.
Per più giovani in possesso della patente A2 è disponibile la versione con potenza limitata a 35 kW. In questa versione la potenza massima è di 43,5 CV a 6.250 giri, e la coppia massima di 5 kgm a 5.750 giri.
Ciclistica
La ciclistica del nuovo Streetfighter V2 conferma l’impiego della struttura monoscocca nella doppia funzione di telaio e airbox, che sfrutta il motore V2 come elemento strutturale. Una soluzione compatta e razionale che consente al nuovo Streetfighter V2 nella versione “S” di raggiungere un peso con tutti i liquidi, senza carburante, di 175 kg, ovvero 18 kg in meno del precedente modello.
L’interasse di 1.493 mm e la geometria di sterzo con inclinazione canotto di 24,1° e avancorsa di 103 mm rendono lo Streetfighter V2 maneggevole, leggero e rapida nello scendere in piega, mantenendo allo stesso tempo stabilità in percorrenza di curva e in velocità, grazie anche al forcellone allungato di 30 mm rispetto alla Panigale V2 da cui deriva e all’ammortizzatore di sterzo Sachs montato di serie.
Telaio Monoscocca
La struttura monoscocca è fusa in alluminio, pesa 4 kg e sfrutta il nuovo motore V2, a cui è fissato direttamente alla testa del cilindro verticale, come elemento strutturale. Oltre ad assolvere alla funzione classica di telaio, il monoscocca funge anche da air-box: al suo interno sono alloggiati filtro dell’aria, corpi farfallati e circuito carburante completo di iniettori.
Il telaietto posteriore, anch’esso fuso in alluminio, si fissa superiormente al monoscocca e inferiormente direttamente al motore.
Sospensioni
Il nuovo Ducati Streetfighter bicilindrico è proposto in due versioni, che differiscono nella dotazione delle sospensioni, V2 e V2 S.
Lo Streetfighter V2 monta una forcella Marzocchi completamente regolabile, con steli da 43 mm e piedini forgiati.
Al posteriore l’ammortizzatore Kayaba è anch’esso completamente regolabile. Lo Streetfighter V2 S è invece equipaggiato con sospensioni Öhlins, completamente regolabili, con forcella NIX30 a steli da 43 mm di diametro e trattamento TiN su questi ultimi per migliorare la scorrevolezza. Su entrambe le versioni è presente l’ammortizzatore di sterzo Sachs, per migliorare precisione e stabilità nella guida ad alta velocità.
Su entrambe le versioni l’ammortizzatore è dotato di serbatoio separato ed è montato lateralmente, su un link progressivo fissato direttamente sul nuovo forcellone bibraccio, offrendo un facile accesso alle regolazioni del precarico molla.
Il nuovo forcellone bibraccio, fissato direttamente al motore, è realizzato per fusione in lega d’alluminio tramite colata a bassa pressione che consente di ridurre lo spessore medio della struttura. Il disegno esterno, fortemente scaricato, richiama quello del Ducati Hollow Symmetrical Swingarm della nuova Panigale V4 garantendone gli stessi benefici nella guida in termini di grip meccanico, stabilità in uscita di curva, precisione nel chiudere la linea a centro curva e mantenere la traiettoria in percorrenza.
L’equipaggiamento ciclistico può essere completato con il montaggio dell’ammortizzatore di sterzo Öhlins regolabile, disponibile come accessorio, in sostituzione dell’ammortizzatore di sterzo montato di serie.
Cerchi e pneumatici
Entrambe le versioni del nuovo Streetfighter V2 sono equipaggiate con cerchi in lega leggera da 3.50 x 17” all’anteriore e 5.50 X 17” al posteriore, più leggeri dei precedenti di 1 kg, che montano pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV nelle misure 120/70 e 190/55. La scelta della misura 190/55 dello pneumatico posteriore combina maneggevolezza e impronta a terra, offrendo il massimo supporto anche agli angoli di piega tipici della guida in circuito.
Per il solo utilizzo in circuito è possibile montare le slick Pirelli Diablo Superbike con il posteriore da 180/60 oppure 190/60, la stessa misura impiegata nel Campionato del Mondo SuperSport.
Freni
Il nuovo Streetfighter V2 è equipaggiato con un impianto Brembo che assicura un’elevata efficienza frenante accompagnata da precisione e la sensibilità alla leva del freno, con un’eccellente linearità tra forza applicata e risposta frenante.
Le pinze dell’impianto anteriore sono monoblocco M50 a quattro pistoncini da 30 mm, caratterizzate da un design compatto che consente un risparmio di peso pari a 140 grammi a pinza rispetto alle precedenti M4.32. La costruzione monoblocco offre rigidità e resistenza alla deformazione nelle frenate più estreme, che a sua volta si traduce in una migliore precisione e sensibilità alla leva del freno. L’impianto anteriore è comandato da una pompa radiale Brembo PR16/21, che unisce un feeling elevato a una potenza frenante da riferimento per il segmento.
Il doppio disco anteriore è da 320 mm, mentre al posteriore il disco è da 245 mm.
Elettronica
Il nuovo Streetfighter V2 è dotato di un pacchetto elettronico di ultima generazione, con controlli e funzionalità derivate da quelle della Panigale V4. Le funzioni vengono gestite attraverso un cruscotto TFT 16:9 da 5”, e un joystick “a petalo” su comandi completamente nuovi.
Per enfatizzare la pulizia ed eleganza del nuovo cruscotto, le spie fisiche sono state eliminate dalla maschera esterna e spostate all’interno del display con la sola eccezione dell’indicazione del fuori giri a LED di colore rosso. Il contagiri e l’indicazione della marcia inserita lampeggiano con effetto pulsante e si colora di verde per indicare il momento del cambio marcia, e di rosso per segnalare l’intervento del limitatore. Durante il rodaggio, il contagiri assume la colorazione arancio quando si supera il numero di giri consigliato.
Lo schermo presenta tre modalità di visualizzazione (Info Mode) denominate Road, Road Pro e Track (tutte con passaggio automatico fra retroilluminazione notturna o diurna) che si differenziano per la tipologia di informazioni mostrate e la relativa presentazione grafica. Tramite il “joystick” al manubrio è possibile passare direttamente durante la guida tra un Info Mode e l’altro.
La visualizzazione Road è pensata per fornire le informazioni essenziali nella guida su strada. La barra del contagiri, di forma circolare, occupa interamente la parte destra del display, con al centro l’indicazione del rapporto inserito. Sulla parte sinistra si trovano l’indicazione della velocità e il Riding Mode selezionato. I dati del computer di bordo sono ai quattro angoli del display: livello carburante, orario, temperatura liquido di raffreddamento e temperatura dell’aria.
La variante Road Pro aumenta la densità di informazioni visualizzate, spostando al centro il contagiri per lasciare spazio sulla sinistra ai livelli percentuali di potenza e coppia erogati. Sulla destra sono visibili i parametri del Riding Mode selezionato.
L’Info Mode Track presenta una barra rettilinea del contagiri, posizionata sull’intera lunghezza della parte superiore del display. L’indicatore marcia inserita aumenta nelle dimensioni rispetto alla visualizzazione Road, mentre diminuisce quello della velocità. Sulla parte sinistra si trovano le informazioni del Lap Timer Pro, se installato (segnale GPS, tempo sul giro, intertempo, numero del giro e della sessione in corso, segnalazione miglioramento intertempo e tempo sul giro in assoluto o in riferimento alla sessione, come sulla Panigale V4).
Nella parte destra il display visualizza i parametri del Riding Mode, permettendo di variare il livello d’intervento di ogni singolo controllo alla guida, e mostrando in tempo reale l’attivazione di ciascuno.
Attraverso il cruscotto è anche possibile effettuare il pairing Bluetooth con uno smartphone e un sistema di comunicazione sul casco per riprodurre musica, rispondere a chiamate ed ascoltare le indicazioni del navigatore Turn-by-turn accessorio, se installato.
Controlli elettronici di ultima generazione
Il nuovo Streetfighter V2 è equipaggiato con un’elettronica moderna e sofisticata, basata sull’impiego della piattaforma inerziale a 6 assi, in grado di rilevare istantaneamente angolo di rollio, di imbardata e di beccheggio della moto.
Il pacchetto elettronico dello Streetfighter V2 è costituito da:
• ABS Cornering
• Ducati Traction Control (DTC)
• Ducati Wheelie Control (DWC)
• Ducati Quick Shift (DQS) 2.0
• Engine Brake Control (EBC)
I parametri di funzionamento di ciascun controllo sono associati di default ai quattro Riding Mode (Race, Sport, Road, Wet). Al pilota è data la possibilità di personalizzare i propri stili di guida e di ripristinare i parametri di
default impostati da Ducati.
Lo Streetfighter V2 S è altresì dotato di Ducati Power Launch e Ducati Pit Limiter (DPL), acquistabili come accessori sullo Streetfighter V2 attraverso l’Electronic Pack.
ABS Cornering
Il sistema ABS dello Streetfighter V2 prevede la funzionalità “cornering” che estende l’intervento dell’ABS anche a moto inclinata e deriva le logiche di intervento e tipologie di controllo della Panigale V4. L’ABS Cornering è settabile su tre livelli per assecondare pienamente le esigenze di tutti i piloti, tanto della guida in pista, quanto di quella su strada, anche nelle situazioni più critiche di bassa aderenza.
Mentre il livello 3 è indicato per la strada o per condizioni a basso grip, garantendo una frenata sicura e stabile in ogni condizione e tenendo sempre sotto controllo il sollevamento della ruota posteriore nelle decelerazioni più accentuate, i livelli 2 e 1, privilegiando la potenza frenante, sono più orientati alla guida sportiva su superfici ad alta aderenza e in pista.
Il livello 2 è consigliato per un utilizzo in pista da parte del pilota amatoriale; il sistema gestisce sia l’impianto frenante anteriore sia quello posteriore, mantiene attiva la funzionalità cornering in assenza di controllo del lift up permettendo frenate più sportive. Selezionando il livello 2 si può sfruttare la funzionalità “slide by brake” che permette di derapare in ingresso di curva per una guida sportiva spettacolare e ancora più efficace in tutta sicurezza.
Il livello 1, selezionabile anche se non associato di default a nessuno dei Riding Mode, è consigliato ai piloti esperti nell’uso in pista, garantisce un intervento racing del sistema ABS che agisce sulla sola ruota anteriore. Sia la funzionalità “cornering” sia l’intervento sul sollevamento della ruota posteriore sono disabilitati per generare la massima performance.
Ducati Traction Control (DTC)
La strategia del Ducati Traction Control utilizzato sul nuovo Streetfighter V2 deriva dalla Ducati Desmosedici GP18 ed è già impiegata sulla Panigale V4 R e V4 R SBK. Oltre a interfacciarsi con la piattaforma inerziale a 6 assi e adattare l’intervento e lo slittamento all’angolo di piega della moto, il software migliora sensibilmente la gestione della potenza in uscita di curva grazie alla nuova strategia di controllo “predittiva”. Agendo non solo sul valore istantaneo dello spin posteriore, ma anche sulla sua variazione, intercetta più velocemente le perdite di aderenza e riduce i picchi di slittamento, garantendo così un intervento più rapido e regolare. Tutto ciò si traduce in una maggiore stabilità del veicolo in uscita di curva, anche in condizioni di aderenza non ottimali, maggior accelerazione e miglioramento della performance sia sul giro secco che sui long run.
Il DTC, in aggiunta alla gestione dell’anticipo dell’accensione e dell’iniezione, prevede l’intervento delle valvole dei corpi farfallati quando non è necessario un intervento rapido del controllo, permettendo di mantenere parametri di combustione ottimali e ottenere una risposta del motore e un intervento più fluidi. Il controllo può essere impostato su otto diversi livelli (sei pensati per la guida in condizioni da asciutto e due sul bagnato), consentendo al pilota di adattare la strategia di controllo al proprio stile di guida, al contesto e alle condizioni di aderenza.
Ducati Wheelie Control (DWC)
Lo Streetfighter V2 è equipaggiata con l’ultima versione del Ducati Wheelie Control (DWC). Questo sistema, tilizzando le informazioni dell’IMU 6D, controlla l’impennata e consente di ottenere la massima prestazione in accelerazione con facilità e sicurezza. Il DWC EVO rileva più accuratamente la presenza e l’entità delle impennate e interviene per controllarle con un maggiore livello di precisione, così da assecondare in modo ancora più puntuale le richieste del pilota.
Ducati Quick Shift (DQS) 2.0
Il nuovo Streetfighter V2 utilizza il DQS di seconda generazione introdotto sulla nuova Panigale V4. Rispetto ad un quickshifter tradizionale, la leva del cambio non è più dotata di microswitch ad effetto Hall, perché la strategia di cambiata è basata unicamente sul sensore marcia posizionato sul tamburo del cambio. Il beneficio per il pilota è quello di un feeling di cambiata più diretto, con corsa ridotta, ripetibile e meno “gommoso” che si apprezza particolarmente nella guida in pista.
Engine Brake Control (EBC)
L’EBC (Engine Brake Control) è stato messo a punto per aiutare i piloti a ottimizzare la stabilità della moto in condizioni estreme di ingresso in curva, bilanciando le forze alle quali è sottoposto lo pneumatico posteriore in condizioni di applicazione intensiva del freno motore. L'EBC dello Streetfighter V2, ottimizzato sulla base dell’angolo di piega, effettua il monitoraggio della posizione delle valvole a farfalla, della marcia selezionata e della decelerazione dell'albero del nuovo V2 durante le frenate più aggressive, e regola con precisione l’apertura del gas per equilibrare le forze di coppia applicate allo pneumatico.
Riding Mode
I Riding Mode consentono di scegliere fra quattro differenti stili di guida preimpostati, per offrire un comportamento dello Streetfighter V2 perfettamente adattabile al pilota, al tipo di tracciato e alle condizioni ambientali. Ad ogni Riding Mode è associata una diversa impostazione dei parametri di controllo: selezionando i diversi Riding Mode si ha pertanto la possibilità di variare istantaneamente il carattere del motore e l’intervento dei controlli elettronici.
Riding Mode Race
Il RM Race è dedicato alla guida in pista, con asfalto ad alta aderenza. Selezionando Race, il pilota può contare su 120 CV, con risposta diretta del Ride by Wire all'apertura del gas. La modalità Race prevede un settaggio predefinito dell’elettronica a bassa intrusività, senza però diminuire il livello di sicurezza, con l’ABS al livello 2 senza controllo del lift-up e l’attivazione della funzionalità “slide by brake”, la derapata controllata in frenata che consente di intraversare la moto in sicurezza nella fase di ingresso di curva.
Riding Mode Sport
Selezionando il Riding Mode Sport, il pilota può contare su 120 CV di erogazione con risposta sportiva del Ride by Wire all'apertura del gas. I controlli elettronici sono settati in modo tale da assecondare perfettamente il pilota nella guida su strada asciutta. Il controllo del sollevamento della ruota posteriore in frenata è inserito e la funzione ABS Cornering è impostata per offrire le massime performance in curva.
Riding Mode Road
Il Riding Mode Road è quello consigliato per l’utilizzo su superfici a bassa aderenza. Il RM mette a disposizione del pilota 120 CV di erogazione con risposta progressiva, come per il RM Sport, del Ride by Wire all'apertura del gas. Il livello predefinito dei controlli elettronici è impostato per offrire la massima sicurezza garantendo la migliore aderenza e stabilità.
Riding Mode Wet
Il Riding Mode Wet è dedicato ai fondi scivolosi, ad esempio in caso di pioggia. Con il Power Mode Low, associato di default, la risposta del Ride-by-wire è particolarmente addolcita, e si ha un intervento ancora più consistente dei sistemi DTC, DWC, ABS e del freno motore EBC. La potenza massima è limitata a 95 CV/70 kW.
Ovviamente, il pilota può personalizzare i parametri dei Riding Mode e ripristinare successivamente i parametri di default impostati da Ducati, così come è possibile abilitare il livello 1 dell’ABS (consigliato nella guida in pista ai piloti più esperti) che interviene solo sulla ruota anteriore, senza che sia attiva la funzionalità cornering ed il controllo del lift-up, per offrire la massima prestazione in frenata.
(*) Componente non omologata per la circolazione stradale, riservata all’impiego in pista