Mai mollare. Questo è il motto di Graziano Scandola e Michelangelo Scandola che oggi, dopo 12 tappe e 6000 chilometri di gara, sono saliti sul famigerato podio sul Lago Rosa, a 50 chilometri da Dakar.

L'undicesima edizione dell'Africa Eco Race si è conclusa qui, come da tradizione, con un lago che oggi però, forse per colpa di un cielo un po' nebuloso, non era così rosa come tutti si aspettavano.

Ma il colore del lago passa in secondo piano quando lo speaker annuncia il nome di Graziano e Michelangelo Scandola e loro con il Polaris, ormai senza forze, riescono a salire la ripida rampa e a scendere dal SidebySide per festeggiare insieme a tutto il team – Jazz Tech Off Road - il coronamento di un sogno.

E' stata una gara fantastica per i primi otto giorni, poi per un problema al motore abbiamo arrancato perchè il nostro unico obiettivo era il traguardo di Dakar. Negli ultimi quattro giorni abbiamo fatto davvero fatica, andando avanti a tentoni, ma siamo arrivati e questa medaglia – dice Graziano stringendo fra le mani la medaglia dell'Africa Eco Race – non ce la toglie nessuno”. Il viso tirato, la barba lunga, Graziano Scandola ringrazia dal palco tutti gli italiani che si sono stretti intorno a loro, creando un bellissimo gruppo, e ringrazia l'organizzazione che ha davvero creato una gara magnifica, con un road book perfetto”. Poi dopo i festeggiamenti aggiunge: “Correre in una gara organizzata così bene e con un road book così preciso ti fa sentire sicuro. Hai una fiducia cieca in quello che fai perchè non corri pericoli e sai che se seguirai alla lettera i riferimenti e la strumentazione, arriverai al traguardo”.

Un grazie particolare ovviamente a suo figlio, Michelangelo che per la prima volta ha vissuto un'avventura del genere accanto a suo papà: “Abbiamo condiviso questa gara e al momento di partire non nascondo che avevo poca fiducia e temevo avrebbe commesso qualche errore di navigazione data la sua poca esperienza. E invece no, non ha sbagliato nulla, al contrario di me che ho sicuramente sbagliato più di lui”.

E Michelangelo aggiunge: “E' stata una bellissima gara e mi sono divertito un mondo. Per me era la prima esperienza di questo genere e devo dire che mi è piaciuto davvero moltissimo. Avrei voluto che finisse in maniera diversa, che fossimo riusciti a disputare tutte le tappe, nessuna esclusa, ma l'emozione che abbiamo provato stamattina, sulle rive dellOceano per la partenza in linea, schierati tutti insieme per l'ultima speciale è stata davvero qualche cosa di unico”.

Che la gara sia piaciuta ad entrambi lo prova il fatto che si sta già pensando all'edizione 2020. “Magari come mezzo sceglieremo qualche cosa che duri di più – ridono entrambi però l'idea è comunque di farla con un SSV perchè a me questi mezzi piacciono tantissimo e mi ci diverto”, confessa Graziano.

La classifica finale dell'Africa Eco Race 2019 li vede al 37° posto anche se l'ultima speciale appunto, seppure fuori classifica è stata ancora una volta soffertissima, date anche le condizioni della sabbia lungo i 21 chilometri di prova.