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La moto in prova: Ducati Supersport 950 S 2022 prezzo 16590 euro

 

 


 

 

 

Ducati Supersport 950 S 2022 Qualità costruttiva

La qualità generale è elevatissima, con verniciature impeccabili, componenti di ottima qualità, soprattutto in questa versione “S”, con le sospensioni Ohlins che fanno bella mostra ed attirano l’attenzione anche dei non esperti.

Pregevole il montaggio della carena, senza viti a vista, il passaggio curato di tutti i cavi, il bel faro anteriore, la disposizione accurata e ragionata di tutti i componenti.

Perfetto l’accoppiamento di tutte le plastiche, l’assenza di risonanze e vibrazioni varie. Facile controllare il livello dell’olio o del liquido di raffreddamento. Bella la sella, con cuciture in rilievo. Altrettanto personale, il faro.

Tra gli upgrade della versione 950 la nuova strumentazione a colori, il comando idraulico della frizione e la piattaforma inerziale IMU che porta anche l'ABS Cornering.

Semplici, ma ben realizzate, le pedane, molto bello il forcellone monobraccio. Tra le mancanze avremmo gradito, almeno su questa versione S, il comando idraulico del precarico della molla dell’ammortizzatore posteriore.

La particolare e caratteristica sagoma del serbatoio fa sì che sia indispensabile adottare sin da subito un adesivo proteggi serbatoio.

Per altri aspetti, invece, comprendiamo come una SportTouring sia sempre un compromesso, quindi giustifichiamo l’assenza delle pedane rivestite in gomma e di un valido maniglione per il passeggero, con la volontà di Ducati di realizzare una moto sportiva più che turistica. Inoltre, tali componenti sono disponibili in optional, sono ben realizzati e si integrano bene nella moto, ma non è detto che servano.

A fronte di un prezzo di listino non certamente economico, quindi, è innegabile che c’è molta sostanza.

Ottima poi la lista di accessori, per caratterizzare in senso Sport o Touring la moto.

 

 


 

 

Ducati Supersport 950 S 2022 Ergonomia e comfort di marcia

La Ducati SuperSport 950 S è una moto compatta e sportiva, se pure maggiormente indirizzata all’utilizzo stradale, inutile attendersi quindi comfort di marcia ed abitabilità da GT.

La sella perfettamente imbottita e l’ottima triangolazione con le pedane ed i semi manubri, portano ad un assetto in sella moderatamente inclinato in avanti, ma senza gravare eccessivamente sui polsi. Le ginocchia non assumono una postura eccessivamente angolata.

Anche il passeggero gode di altrettanta attenzione, manca solo il maniglione (disponibile nella gamma di accessori) perché le maniglie presenti nel sotto codone non sono facili da raggiungere anche se svolgono la loro funzione per brevi tratti. Diciamo che idealmente la moto è perfetta per piloti e passeggeri con statura di circa un metro e settanta centimetri, i più alti faranno bene ad acquistare la sella maggiormente imbottita, mentre chi è sotto il metro e sessanta farà bene ad acquistare la sella bassa.

Comunque viaggi no stop di 500km sono facilmente fattibili in assoluta tranquillità.

L’autonomia è di circa 250Km, tra un pieno e quando si accende la spia della riserva.

Ottimi i comandi al manubrio, facili da raggiungere ed intuitivi, perfetto il comando del freno e leggero il comando della frizione.

La strumentazione è ben leggibile, un deciso passo avanti rispetto alla precedente versione.

Gli specchietti retrovisori hanno un buon campo di visuale, si regolano con facilità, ma vibrano in modo eccessivo.

Il cambio si manovra facilmente.

Le pedane offrono un buon grip, chi vuole un upgrade nel comfort di marcia può adottare quelle rivestite in gomma.

Il cupolino protegge bene la parte centrale del corpo lasciando scoperte le spalle, anche la carena non è molto protettiva, sportiva diremmo, perché protegge la moto ma non il pilota ed il passeggero. Il porta targa posteriore segue le mode minimali del momento, in caso di pioggia, l’acqua sollevata dalla ruota posteriore arriva ovunque ….

Il passeggero, godendo della protezione del pilota, ha un comfort di marcia migliore di quest’ultimo.

Le vibrazioni sono sostanzialmente assenti e si possono avvertire a velocità costante in autostrada localizzate alle pedane e di bassa intensità, non infastidiscono particolarmente e riteniamo possano essere eliminate del tutto adottando le pedane rivestite in gomma.

Assenti invece le vibrazioni alla sella o al manubrio.

Avvertibile la rumorosità meccanica ed allo scarico, ma non in modo fastidioso.

In ambito Sport, segnaliamo la facilità nel togliere le padane del passeggero, mentre nell’ambito Touring è da sottolineare la buona capacità di carico.

Il calore proveniente dal motore non è mai fastidioso, mentre è avvertibile il calore che sale dal collettore posteriore e scalda la sella; in movimento non è fastidioso ma in città si, soprattutto in estate, sia per il pilota che per il passeggero.

Complessivamente, considerando che stiamo parlando di una moto Sportiva Stradale, il comfort di marcia è molto valido, per pilota e passeggero, e superiore alle diretti concorrenti, inferiore solo a moto dal taglio più turistico.

 

 

 

Ducati Supersport 950 S2022 Sospensioni

La forcella Ohlins da 48 millimetri ha un comportamento esemplare, con una rigidità ottima ed una scorrevolezza perfetta. Inutile cercare difetti, di certo è surdimensionata per l’utilizzo stradale, ma è anche vero che il suo comportamento sullo sconnesso è perfetto, copia bene tutto senza scomporsi, senza saltare da una buca all’altra, infondendo un feeling con l’avantreno realmente ottimo. Le sue possibilità di regolazione, poi, permettono di effettuare un setting di precisione in base al proprio stile di guida.

Ancora meglio della forcella, riteniamo sia il lavoro svolto dall’ammortizzatore posteriore Ohlins: completamente regolabile, funzione questa che permette di settare l’ammortizzatore nell’uso in coppia o con i bagagli, oltre che in un setup più indicato per la pista. Proprio per questo, sarebbe auspicabile l’adozione del precarico idraulico della molla, così da velocizzare le operazioni di settaggio.

Da segnalare il suo perfetto funzionamento, soprattutto sullo sconnesso, dove copia benissimo l’asfalto. Ben settato per un utilizzo stradale da solo, in coppia andrebbe rivisto nel precarico molla, in una maggiore frenatura in compressione ed in estensione. Nulla di grave viste le possibilità di regolazione che permetteranno a chiunque di trovare la taratura ottimale.

 

 

 

 

Ducati Supersport 950 S 2022 Frenata ABS

L’impianto frenante Brembo è certamente tra i migliori in assoluto, il migliore tra le SportTouring e di poco inferiore alle migliori Hypersportive, anzi in alcuni casi ci sembra anche meglio di queste ultime. Potenza e modulabilità sono perfette, sia all’anteriore che al posteriore, e non abbiamo mai avuto sintomi di surriscaldamento (almeno per un utilizzo sportivo stradale). L’intervento dell’ABS non ci sembra per fatto invasivo e perfettamente scalato nei suoi tre livelli di intervento.

Il controllo di trazione Ducati ha un funzionamento quanto mai discreto e su strade aperte al traffico occorre andare a cercare il suo intervento di proposito.

 

 

 

 

 

Ducati Supersport 950 S Motore prestazioni velocità massima

Il nuovo motore della Ducati SuperSport 950 S non ha un comportamento differente rispetto al precedente modello.

Forse appena più dolce e regolare ai bassi regimi di rotazione, ma stiamo proprio cercando di trovare una differenza.

 

Si accende rapidamente, sempre con un certo rumore meccanico, regolare al minimo, da il meglio di se dai 3000 giri ai 10000 giri di intervento del limitatore è poi un crescendo costante e regolare con il contagiri che sale rapidamente e le marce che si snocciolano una dietro l’altra; un comportamento da sportiva vera.

Inutile tirare le marce al limitatore per essere veloci, tanta è la coppia e la capacità del motore di spingere una trasmissione finale che certamente corta non è.

I medi regimi, 4/8000 giri, sono così pieni e corposi che non temono i confronti con tutti i diretti concorrenti, magari più potenti in alto.

Le mappe disponibili, sono tutte ben differenti tra loro, utili per cambiare anche il carattere della moto da sportiva a turistica.

La velocità massima è di circa 250 km/h che si raggiungono dopo un lungo lancio.

Non male vista la potenza.

In generale le prestazioni sono più che ottime, ma è chiaro che i 110CV a molti sembrano pochi, non possiamo dargli torto ...

 

 

 

 

Ducati Supersport 950 S 2022 trasmissione e cambio

Il cambio è veloce e preciso, sia cambiando tradizionalmente che avvalendosi del cambio elettroassistito.

La frizione svolge perfettamente il suo lavoro, ha un carico alla leva molto contenuto, uno stacco preciso e non soffre l’uso intenso; perfetto il funzionamento dell’anti saltellamento della ruota posteriore.

Da segnalare, comunque, che il cambio richiede sempre un'azione decisa, altrimenti è lento, si impunta, sfolla e peggio è ruvido.

Insomma sia a salire che scendere va dato un colpo secco e deciso, meglio se ai giusti regimi di rotazione.

Anche per la ricerca del neutro occorre un minimo di apprendistato.

In definitiva un cambio sportivo che mal digerisce le andature turistiche e lente, oltre che l'uso in città.

 

 

 

 

Ducati Supersport 950 S Doti di guida maneggevolezza stabilità sicurezza

 

In città è un “animale in gabbia”, ma si guida benissimo, grazie al motore fluido e regolare, alla posizione in sella corretta, con il collo non iperesteso ed un ridotto carico sui polsi. Solo sul pavé si soffre leggermente a causa della taratura delle sospensioni, comunque regolabili, ma certamente non ha molto senso fare un set up specifico solo per la città, e nel complesso il comportamento cittadino della moto è ben più che soddisfacente.

Da segnalare che in coda nel traffico il calore del collettore posteriore è decisamente fastidioso. Invece, molto positiva la possibilità di accessoriare la moto con le valigie laterali e le varie borse per serbatoio e sella, così da rendere ancora più fruibile la moto in un eventuale utilizzo quotidiano casa-ufficio.

In autostrada alle velocità codice si può usufruire di un discreto riparo aerodinamico, soprattutto per il casco, mentre le spalle rimangono scoperte, assenza di vibrazioni e buon comfort generale per pilota e passeggero. 

Stabile e precisa sia in rettilineo che nei viadotti, soffre solo leggermente il vento laterale e le scie dei tir, ma il controllo della moto rimane sempre facile, intuitivo e sicuro.

Sulle strade extraurbane il connubio tra una ciclistica, quote geometriche indovinate ed un motore pieno e potente ai medi regimi fanno la differenza.

Certo una Panigale V2 va ancora più forte, ma al prezzo di un maggiore impegno di guida.

Sulla SuperSport 950 S, invece, tutto è più naturale, facile ed alla portata di molti ed anche con il passeggero il divertimento di guida non viene meno.

Veloce negli inserimenti in curva, con un impianto frenante ottimo e sospensioni valide, la SuperSport è velocissima nei percorsi ricchi di curve, sia a largo che medio raggio. Con il motore sempre in tiro, tra i 4 ed gli 8000 giri, si danza tra una curva e l’altra, sfruttando anche la capacità di allungo fino a 10 mila giri, che evita di inserire una marcia per pochi secondi.

In questi frangenti si apprezza moltissimo il Ducati Quick Shift, le marce entrano come una fucilata ed il motore scende pochissimo di giri, in scalata poi ci si concentra solo sulla frenata e l’impostazione di curva, un bell’aiuto nella guida sportiva.

Anche nei tratti di asfalto rovinato, la stabilità e la precisione di guida non vengono mai meno.

Scendendo il ritmo di guida, a livelli più turistici, la moto continua ad essere divertente e piacevole da guidare, con un buon comfort di marcia, avvalorando la sua vocazione Sport Touring.

Sulle tortuose strade dei passi di montagna, la Ducati SuperSport 950 S continua a divertire, se pure si vorrebbero quei cavalli in più che la ciclistica meriterebbe di certo.

Si trova impacciata solo negli stretti tornantini, sporchi di acqua e brecciolino, dove non si può piegare ed occorre mantenere la moto dritta; lì è meno competitiva, ma poi si riscatta ampiamente nel resto del percorso.

Nel complesso è ben difficile rimanere delusi dalle sue doti di guida, proprio per questo e per i suoi elevati limiti si vorrebbe un motore da almeno 160 CV ...

 

 

 

 

Ducati Supersport 950 S 2022 Consumi

I consumi non sono per nulla esagerati, circa 18 km/l, la nostra media, scendendo a 16 km/l come valore massimo e salendo ad oltre 20 km/l come consumo minimo; è certamente possibile fare anche meglio di questi dati.

 

 

 

 

Ducati Supersport 950 S 2022 Conclusioni pregi e difetti

 

La Ducati Supersport 950 S, conferma tutti gli aspetti positivi della precedente versione, così anche i suoi aspetti negativi.

Di positivo c'è la facilità di guida, la maneggevolezza, la frenata, il buon comfort anche in coppia.

Di negativo c'è la potenza limitata, il calore che viene dal cilindro verticale, il cambio che non è un "burro".

Da aggiungere poi altri aspetti, come le valigie laterali, belle e costose, ma ancora fissate ai classici telaietti in ferro ...

Alla fine la moto è anche ottima, ma non invita minimamente a cambiare il precedente modello con il nuovo.

Mentre se non si è in possesso del vecchio modello, o si ha un supersport già molto chilometrato, allora il discorso cambia.

La Ducati Spersport era valida prima ed è ancora oggi una delle migliori Sport Touring in commercio, più sport che touring ...

Scelta quanto mai valida.

Però sono oramai più di quattro anni che attendiamo un SuperSport 1200 ... da oggi anche V4 ...

Pregi

Estetica e finiture

Sospensioni

Frenata

Doti di guida sui percorsi misti

Prestazioni ai medi regimi del motore

Possibilità di personalizzazione

Intervalli di manutenzione ridotti

Difetti

Calore emanato dal collettore del cilindro verticale

Dimensioni compatte per chi è alto

Mancanza del precarico idraulico dell’ammortizzatore posteriore

Mancanza del maniglione del passeggero (optional)