Yamaha Tracer 9 GT 2023 prova su strada test pregi difetti prestazioni velocità massima tutto quello che devi sapere prima di acquistare la moto, Yamaha Tracer 9 GT 2023 prova su strada test, Yamaha Tracer 9 GT 2023 difetti, Yamaha Tracer 9 GT 2023 consumi, Yamaha Tracer 9 GT 2023 velocità massima, Yamaha Tracer 9 GT 2023 problemi
Yamaha Tracer 9 GT 2023 velocità massima
Yamaha Tracer 9 e Tracer 9 GT e Tracer 9 GT Plus difetti e problemi rilevati dai suoi possessori
La moto in prova:
Yamaha Tracer 9 GT, prezzo di 14699 euro F.C.
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Qualità costruttiva
Come tutte le moto giapponesi è molto ben realizzata, ma a volte ci si perde in un bicchiere d'acqua.
A fronte di un prezzo di listino non certamente contenuto in assoluto, la strumentazione è ancora divisa in due quadranti, cosa criticata e poco comprensibile sin dall'inizio, ma ancora si continua su questa strada e solo la GT+ ha la nuova strumentazione TFT a colori da 7 pollici, con navigatore integrato.
Inoltre, per avere le sospensioni semiattive, occorre per forza acquistare la versione GT, con le borse laterali incluse, che non è detto che servano ...
Detto questo, la qualità costruttiva è molto elevata.
Strumentazione completa, comandi facili ed intuitivi, leve scorrevoli, assemblaggio curato.
Poi possiamo notare come la parte inferiore del motore sia esposta agli urti, c'è la protezione in optionals, così come la sella riscaldata, tra le altre cose solo per il passeggero.
La lista di accessori è completa, ma alcuni hanno un costo elevato, altri sono nella media.
Insomma la moto è completa e ben fatta, ma con alcuni optinals il prezzo aumenta ulteriormente a livelli abbastanza elevati e in diretta concorrenza con altre moto che possono avere un fascino maggiore.
Rispetto alla precedente Tracer il salto qualitativo è evidente nel comparto sospensioni, il resto, se pure migliorato rimane sostanzialmente identico.
Il rapporto qualità prezzo è buono, ma non così competitivo come lo era nella primissima Tracer.
Un peccato ...
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Ergonomia e comfort di marcia
Come sport touring, la Yamaha Tracer 9 GT 2023 offre sia al pilota che al passeggero un ottimo comfort di marcia.
Cupolino regolabile ed ampio, paramani, manopole riscaldate, sella ottima, busto eretto, pedane ben distanziate, comandi intuitivi e facili da azionare, frizione morbidissima, strumentazione completa e ben leggibile in ogni condizione.
La protezione aerodinamica è valida, sia per pilota che passeggero, il cupolino è comunque regolabile in altezza.
Il passeggero è ben sistemato, sella confortevole, maniglie ampie, zero vibrazioni, ottima protezione aerodinamica (specialmente con il cupolino in posizione alta), una moto al top della categoria.
Assenti le vibrazioni, non avvertibile il calore del motore, silenzioso il motore ed il cambio.
Le sospensioni semiattive, inoltre, permettono di personalizzare l'assetto in pochi secondi, consentendo di avere un set up perfetto per le proprie esigenze di comfort.
A differenza di altre soluzioni ancora più sofisticate, qui il precarico va regolato manualmente, mentre è tutta l'idraulica che si regola in modo automatico.
Complessivamente la moto ha un comfort molto elevato, senza dubbio valido come sport touring.
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Sospensioni
La principale e fondamentale differenza tra la versione Tracer 9 e la Tracer 9 GT sono proprio le sospensioni semiattive KYB.
La taratura delle sospensioni cambia in automatico rispetto ai riding mode selezionati.
Hanno un buon comportamento, sono scorrevoli e reagiscono bene alle modifiche delle tarature.
Perfetto nell'uso turistico, avremmo preferito un maggiore freno idraulico sia in compressione che in estensione nell'uso sportivo.
Inoltre è un peccato che non sia presente la regolazione automatica del precarico molla, almeno al posteriore.
A differenza di altre sospensioni semiattive, infatti, in questa versione il precarico va regolato manualmente.
Segnalato questo, la forcella e l'ammortizzatore funzionano molto bene e sono perfettamente accordati alla tipologia di moto.
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Frenata e controllo di trazione
La frenata della Yamaha Tracer 9 GT è valida e gli spazi di arresto sono contenuti.
Ci saremmo aspettati una maggiore aggressività della frenata in ottica sport, invece la frenata è molto graduale e progressiva.
Per ottenere spazi di arresto contenuti la leva va tirata con decisione, stesso comportamento per il freno posteriore.
Nel complesso gli spazi di arresto sono contenuti, ottimi in ottica sport touring.
L'ABS interviene sono quando serve, così come il controllo di trazione.
Sia ABS che controllo di trazione sono programmabili su diversi livelli.
Rispetto al passato gli spazi di arresto sono immutati, ma ora c'è la maggiore sicirezza dell'ABS Cornering.
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Motore prestazioni velocità massima
Il nuovo motore Yamaha Tracer 9 GT non è affatto cambiato rispetto al passato, se pure ora è omologato euro5.
La prima versione aveva forse una risposta più pronta e cattiva al comando del gas.
Come tutte le moto euro5, ora invece la progressione del motore è graduale ma meno rabbiosa.
Un motore comunque riuscito, se pure rimane quasi immutato dalla sua originale presentazione.
Ci saremmo aspettati un maggiore incremento di potenza e prestazioni.
I circa 119 cavalli, comunque sono sufficienti a muoversi molto velocemente ed a permette alla moto prestazioni di tutto rispetto.
Regolarissimo in basso è veloce a salire di giri, con un tiro ed una coppia ai medi notevole ed un buon allungo in alto.
Riprende bene sin dai 1500 giri minuto in sesta ed allunga bene fino al limitatore posto a 10000 giri/min.
Non serve tirare ogni rapporto al limitatore, la coppia elevata e la corretta rapportatura finale, portano a prestazioni molto brillanti e competitive lasciando lavorare il motore ai medi regimi.
I rapporti sono relativamente corti, così la velocità massima si raggiunge con un breve lancio, ma non è elevatissima.
Infatti la velocità massima della Yamaha Tracer 9 GT è di circa 220 Km/h che si raggiungono con una certa facilità.
Da segnalare l'assenza dell'effetto on-off e la perfetta impostazione di base delle mappe disponibili.
Un motore che continua ad essere valido per le sue prestazioni globali e la facilità di essere utilizzato in ottica sportiva o turistica.
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Cambio problemi funzionalità
Il cambio, elettroassistito, è appena ruvido, ma veloce e preciso, inoltre ha una escursione limitata della leva.
Ha funzionato perfettamente per tutto il test.
Nessuna segnalazione da fare.
Anche la frizione ha un comando leggero e preciso.
Facile trovare il Neutro.
Due ottimi componenti con una funzionalità del tutto simile alle precedenti versioni.
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Doti di guida maneggevolezza stabilità sicurezza
La Yamaha Tracer 9 GT 2023 non è una sorpresa, se pure le nuove sospensioni ne hanno ulteriormente migliorato le qualità dinamiche.
Maneggevole e facile da guidare, si districa bene nel traffico cittadino, dove può essere tranquillamente usata per il commuting casa lavoro.
Proprio in città e sull'asfalto rovinato si apprezza l'uso delle nuove sospensioni, che ben digeriscono l'asfalto rovinato delle città.
Ma il vero carattere della moto emerge fuori dai centri abitati, dove mette in evidenza tutta la sua maneggevolezza, la facilità ad inserirsi in curva ed ovviamente le sue prestazioni generali.
Ottimo anche il comportamento sulle strade di montagna ed in generale nei percorsi misti stretti.
A velocità medio alte rimane una moto efficace e piacevole da guidare, ma via via che sale la velocità, lo sterzo si fa più leggero e poco comunicativo.
Non è una di quelle moto che viaggia su di un binario oltre i 200 km/h.
Allo stesso modo risente leggermente delle scie dei tir e del vento laterale.
Rimane comunque sempre una moto facilmente controllabile e gestibile in ogni situazione.
In autostrada, soprattutto con cupolino nella posizione alta, si guida benissimo ed in assoluto relax.
Rimane una moto di altre prestazioni, molto competitiva nei percorsi misti e medio veloci.
Ottimo l'assetto in frenata, anche in quelle più improvvise.
Da segnalare l'ottima funzionalità dell'impianto di illuminazione a led cornering.
Se pure si vive bene anche senza ...
Una moto che conferma la sua elevata polivalenza e che nel corso degli anni è virata da sport-touring a touring-sport.
Infatti, mentre le prime versioni erano delle sportive a manubrio alto, con cui si poteva fare anche del turismo, ora la moto ha un assetto ed una impostazione di guida perfetta per il turismo, anche in coppia ed anche veloce, ma è chiaramente meno indirizzata al vero utilizzo sportivo.
Le sospensioni semiattive sono comunque un deciso passo in avanti e da sole valgono il maggiore prezzo rispetto alla versione "base".
Ribadiamo, un peccato che per avere le sospensioni semiattive occorre per forza acquistare anche le borse laterali.
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Consumi
Nel nostro test abbiamo avuto un consumo medio di circa 17 km/h litro, può arrivare anche a 20 km/l andando piano, mentre sfruttando appieno il motore si scende a 14 km/l.
Valori comunque ottimi.
Yamaha Tracer 9 GT 2023 Prova Conclusioni pregi e difetti
La Yamaha Tracer 9 GT 2023 si dimostra un'ottima evoluzione dei precedenti modelli.
Forse delude chi vedeva nella Yamaha Tracer una moto sportiva, ma senza dubbio accontenta chi nella Yamaha Tracer ha sempre visto una comoda moto molto veloce.
Le sospensioni semiattive hanno migliorato il comfort di marcia e la guida sia in ottica sportiva che turistica.
Il motore ha gudagnato in regolarità e potenza ai medi regimi, senza perdere di prestazioni, nonostante l'euro5.
La frenata è rimasta identica, ma ha guadagnato l'ABS cornering.
Nel complesso la moto non è stata stravolta, è migliore in tutto o quasi rispetto alle precedenti versioni.
Peccato che la strumentazione non abbia visto l'upgrade al TFT da 7 pollici della versione GT+.
Così come è un peccato che se si vogliono le sospensioni semiattive occorre acquistare anche le borse laterali e se si vuole anche la strumentazione TFT con navigatore integrato va acquistato anche il radar ...
Tutte cose che non è detto che servano, ma alla fine la moto sale di prezzo ad un valore molto elevato, forse troppo e troppo vicino ad altre alternative altrettanto costose ma con brand dal fascino più esclusivo.
Questo è l'unico vero limite e difetto della moto.
Ha perso quell'invidiabile rapporto qualità-prezzo-prestazioni della primissima versione, rispetto a cui è anche globalmente migliore ma non così distante da poterne giustificare l'aumento di prezzo.
A sua vantaggio rimango i pregi di un modello di successo: affidabilità, prestazioni, costi di gestione contenuti, buona tenuta sul mercato dell'usato.
Non sono affatto aspetti di poco conto.
Di certo piace al 100% a chi ha già una Tracer, a chi guardava con interesse a questo modello.
Più difficile sarà convincere chi già guardava modelli concorrenti.
Se avete altre curiosità o dubbi scrivetemi pure: salvatelliluca @ hotmail.com