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BSA 2026: pregi e difetti della gamma presentata ad EICMA

BSA 2026: Ritorno in Grande Stile a EICMA con la Thunderbolt

 

BSA 2026: Ritorno in Grande Stile a EICMA con la Thunderbolt

Il marchio storico BSA (Birmingham Small Arms Company) è tornato a far parlare di sé in modo concreto a EICMA, presentando la sua gamma 2026. L'attenzione è stata focalizzata soprattutto sulla nuovissima BSA Thunderbolt 350, la prima adventure della casa inglese. Questo modello, insieme alle altre moto che condividono la base tecnica (come la Bantam 350 e la Scrambler 650), cerca di unire il fascino classico con dotazioni moderne.

BSA Thunderbolt 350: L'Adventure Accessibile

La Thunderbolt 350 è il vero fiore all'occhiello della presentazione a EICMA. Si tratta di una adventure bike pensata per competere in un segmento di media cilindrata molto agguerrito (contro modelli come KTM 390 Adventure e Royal Enfield Himalayan 450), puntando su versatilità e accessibilità.

Pregi della Thunderbolt

Dotazione Tecnica Moderna: Nonostante l'estetica che strizza l'occhio al passato, la moto è equipaggiata con ABS e Controllo di Trazione con ben tre modalità (Rain, Road, Off-Road). Un'ottima rassicurazione per la sicurezza.

Motore Aggiornato: Monta un monocilindrico da 334 cc, DOHC, raffreddato a liquido, Euro 5+, che eroga circa 30 CV. Questo propulsore, condiviso con la Bantam 350, sembra essere un buon compromesso tra prestazioni e affidabilità per il segmento.

Ergonomia da Viaggio: Il parabrezza e la consolle strumenti sono regolabili, una caratteristica che apprezzeranno i viaggiatori e chi ama la guida in piedi.

Dettagli Pratici: Ruote a raggi (21" anteriore e 17" posteriore, tipica configurazione adventure), scarico alto per il guado, serbatoio capiente (15,5 litri) e protezioni paramani di serie.

Difetti (o Punti di Sviluppo) della Thunderbolt

Peso Non Leggerissimo: Il peso a secco dichiarato è di 185 kg (circa 205 kg in ordine di marcia). Sebbene non eccessivo, è superiore ad alcune dirette concorrenti, il che potrebbe limitare l'agilità nell'off-road più impegnativo.

Prestazioni Contenute: I 30 CV la posizionano come una moto accessibile e gestibile, ma non sarà la più performante del segmento. La filosofia sembra privilegiare l'esperienza di viaggio e la semplicità sul ritmo.

La Base della Gamma: Bantam 350 e Scrambler 650

Oltre alla Thunderbolt, BSA sta costruendo la sua nuova identità su due pilastri già noti, la Bantam 350 e la Scrambler 650.

Bantam 350

La Bantam 350 è la modern classic entry-level che rievoca un nome storico.

Pregi: Ha un prezzo d'attacco e uno stile curato. È compatta e facile da guidare, rendendola ideale per i neofiti. La ciclistica sembra ben tarata per l'uso stradale, con una buona stabilità anche in curva.

Difetti: Il display digitale è poco visibile sotto la luce diretta del sole, un dettaglio che penalizza l'uso quotidiano.

Scrambler 650

La Scrambler rappresenta la proposta di media cilindrata per chi cerca uno stile più aggressivo e versatile. Nonostante le informazioni dettagliate non siano ancora chiare come per la Thunderbolt, si posiziona come una moto con più cavalli e un approccio più dinamico.

Il rilancio di BSA si concentra su un'offerta che punta forte sullo stile retrò, l'accessibilità e dotazioni di sicurezza moderne. I nuovi modelli mirano a un pubblico che cerca una moto con un'anima, gestibile e che non rinuncia alla tecnologia essenziale, pur senza raggiungere le vette di potenza o leggerezza di alcune rivali.