In viaggio con la Triumph Tiger Sport 660 2025 gioie e dolori di una scelta - e se avessimo sbagliato tutto? Considerazioni e riflessioni a ruota libera sull'utilizzo quotidiano ed assiduo della Triumph Tiger Sport 660
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L'aver poco prima lasciato una grossa enduro stradale per salire su di una moto con la metà della cilindrata, ha lasciato in noi più di un punto interrogativo, almeno per chi non è un ciclope da 180cm di altezza e 100 kg di peso.
Scesi da un furgone cassonato lungo (la precedente maxi trail) siamo saliti su di una umile utilitaria, costo esatto 1/3 della "bestia" che avevamo lasciato.
Certo che visivamente quei 2/3 di risparmio si vedono tutti nelle dimensioni.
Un male? Ma si se vi fermate al bar con questa Triumph Tiger Sport 660 chi vuoi che vi noti ... però vi fermate senza pensare a dove fermarvi, come mettere i piedi, come poi dover ripartire. Vi fermate, mettete giù il cavalletto e stop ...
Certo che quando accendi una è un tripudio di luci e lucine, mega informazioni da FBI, invece sulla Triumph Tiger Sport 660 c'è una strumentazione classica, criticata da tutti, ma che invece fornisce tutte le informazioni che servono, nulla di più di quello che serve realmente.
Allora ti fermi a pensare e dici "ma effettivamente a che mi servono tutti i dati che mi dice l'altra?", boh, li hai comprati, li vedi, come quando sfogli svogliatamente un libro che non ti appassiona e non vuoi leggere ...
Meglio pochi dati ma buoni.
Non a caso portata la Triumph Tiger Sport 660 sulle stesse strade mai ci ha fatto rimpiangere una strumentazione differente.
Certo il motore spinge molto meno di una maxi, ma in poco sei a 200 km/h ... mica siamo in pista ... mica è una moto da pista ...
Tempi alla mano fai gli stessi giri con gli stessi tempi di altre moto che costano ben più del doppio ...
Poi i matti faranno sempre meglio, ma durano poco ...
In città non scambieremmo la Triumph Tiger Sport 660 con un'altra moto più costosa, forse con uno scooter, ma non serve, tanto è facile da guidare e pratica da usare.
Nei lunghi trasferimenti può rimpiangere la comodità estrema di una maxi-gt, questo si, ma non è una moto scomoda, anzi vero il contrario, molto comoda, poi le dimensioni contenute ovvio che espongono di più all'aria.
Per i più alti meglio un cupolino maggiorato per i lunghi trasferimenti autostradali.
Ma è un sacrificio che puoi fare se pensi alla comodità di avere una moto leggera e facilmente gestibile anche nelle condizioni più critiche.
Il passeggero stà comodo, ma la sella sulle lunghe percorrenze (oltre 400km no-stop) può essere un pò dura, per fortuna c'è la versione comfort in optionals.
Contenuti i consumi, altro vantaggio per la piccola Triumph.
Ci ha stupito la frenata, che se vedi l'impianto non gli dai chissà quale fiducia, invece frena forte e bene, meglio di altri impianti che sembrano derivati dalla MotoGP, ma che poi hanno l'efficacia di uno scooter.
Calore, vibrazioni, tutto nella norma.
Sospensioni buone, funzionano bene, non si possono pretendere sospensioni da SBK, ma alla fine tiene meglio la strada questa che altre moto concorrenti.
Quando vi fermate non si formano capannelli di gente a guardarla, meglio così, forse la guarderanno meno anche i malintenzionati ...
Ma questo ti dice anche come la forma valga ben più della sostanza.
In Italia la moto deve essere pacchiana, appariscente, grossa, grassa, allora la gente si ferma a vederla ...
Mah ...
Meglio essere anonimi a tal punto ...
Con questa "motina" ci viaggi come una maxi, magari prendi più aria, magari non hai il radar o altre diavolerie elettroniche, devi anche cambiare marcia con il piedino!! Ma fai tutto quello che puoi fare con una moto che costa il triplo ...
Per questo in Italia se ne vedono poche ...
Perchè spendere di meno, quando puoi spendere di più per avere più problemi?
La Triumph Tiger Sport 660 è una moto che non è nulla di che: veloce, ben fatta, maneggevole, divertente, efficace nella guida, confortevole.
Un tempo bastava ed avanzava per un successo planetario ...
Oggi no, purtroppo.
Ma questo non significa che non si possano apprezzare le sue caratteristiche.
Tutti cercano una moto semplice, ben fatta, facile, senza tanta elettronica, che non costi un "rene" ...
L'interpretazione di Triumph è quanto di più vicino oggi ci possa essere a questa filosofia in una moto di media cilindrata.
Non costa come una moto "cinese", ma la sua qualità è ben superiore alla differenza di prezzo.
Del passato modello ne sono state vendute due ... forse del nuovo si arriverà a quattro ...
In definitiva ognuno pianga il suo male ...
Chi la compra non sbaglia.
Se avete altre curiosità o dubbi scrivetemi pure: salvatelliluca @ hotmail.com