LA TAPPA PIÙ DURA DI SEMPRE PER L’AFRICA ECO

L'organizzazione dell’AFRICA ECO RACE ® l'aveva annunciato ieri sera al briefing di Aidzidine, 'questa ottava tappa sarà una delle più belle della 12. edizione, ma anche una delle più difficili'. Ed aveva ragione perchè alle 19, ora mauritana, solo una trentina di moto e una quindicina fra auto, camion e SSV erano rientrati al bivacco. Per capire ancora meglio la difficoltà di questa tappa basti pensare che le prime moto erano partite alle 7,30 di mattina per una tappa che era stata annunciata di circa cinque ore e mezza, laddove i primi hanno impiegato oltre otto ore per percorrere i 429 chilometri. Piste sabbiose, oued, e lunghi cordoni di dune morbidissime hanno rappresentato la caratteristica di una giornata che davvero, si può dire la tappa africana per antonomasia dell'AFRICA ECO RACE.

Lyndon POSKITT all'arrivo aveva un sorriso radioso, quando ha tagliato il traguardo della speciale situato a cinque chilometri da Tidjikja, città a est di una regione considerata come una delle più belle dell'intero Paese. Il britannico ha vinto quella che ha descritto come la tappa più bella, ma anche più dura di tutta la sua vita. In totale più di otto ore di moto su terreni che racchiudevano tutte le difficoltà tipiche della disciplina dei rally raid, e quindi ottimo risultato per il pilota che ha piazzato la sua KTM al primo posto precedendo l'italiano Giovanni GRITTI su HONDA di 2'15.

In terza posizione è arrivato Pal Anders ULLEVALSETER che le ha tentate tutte oggi per cercare di abbandonare il gruppo e fare gara a sè per guadagnare un po' di vantaggio, cosa che però non gli è riuscita : il norvegese al rifornimento contava un vantaggio su BOTTURI di 15 minuti ma, ripartito da solo, il pilota KTM si è perso fino a farsi raggiungere dagli altri e a viaggiare con loro fino al termine della tappa.

BOTTURI è riuscito a chiudere con un quarto posto, staccato di soli 2'01 da ULLEVALSETER e per questo può contare ancora un un vantaggio di 2'05 nella classifica generale. Ha aperto la pista per tutto il giorno, portandosi a spasso il gruppetto degli altri quattro motociclisti invece il toscano Paolo Lucci partito in testa stamattina. Così facendo al traguardo Lucci ha perso la terza posizione in classifica generale che aveva ottenuto ieri imponendosi proprio su Poskitt : il britannico riprende al momento il terzo gradino per podio ipotetico a quattro tappe dalla fine del rally raid. Nei primi cinque posti della classifica del giorno ci sono dunque tre italiani, Gritti, Botturi e Lucci e se si scende di qualche posizione si trovano anche Blasco La Cavera e Gabriele Minelli.

Sulle quattro ruote la speciale si è rivelata, almeno oggi, più lunga rispetto alle due ruote visto che il vincitore, non su auto e neanche su camion, bensì su SSV ha avuto bisogno di 8h.19'17 per conquistare il settore selettivo : l'autore di questo tempo è stato Geoffroy NOEL DE BURLIN che corre da solo al volante di un piccolo monoposto POLARIS. Il pilota, paraplegico, ha battuto molti altri equipaggi, superando difficoltà che hanno fermato, o almeno rallentato, molti equipaggi validi alcuni dei quali sono usciti dalla speciale con il buio, per non dire a notte inoltrata. Alle sue spalle, staccato di un solo minuto e 4 secondi ancora un SSV, il CAN AM X3 di Loïc FREBOURG e Franck BOULAY, uscito per primo ma colpito da una penalità di 12 minuti per un problema al rifornimento. In terza posizione ci sono Patrick e Lucas MARTIN sul loro Tarek MERCEDES staccati di 4'.06 e sono proprio loro che balzano in testa alla classifica generale che tiene conto delle tre categorie, Auto – Camion – SSV. Bisogna dire che oggi non è stata davvero una giornata facile per i camion, che fin dalla partenza hanno sofferto particolarmente.

A cominciare dall'equipaggio belga composto da Igor BOUWENS, Ulrich BOERBOOM e Frits DRIESMANS leader al momento del via stamattina, della classifica generale. Il loro Iveco è stato vittima di un insabbiamento epico da cui sono usciti in, addirittura, due ore. Stesso pasticcio sulle dune anche per il MERCEDES degli olandesi, Johan ELFRINK e Dirk SCHUTTEL mentre i belgi Noël ESSERS, Marc LAUWERS e Tijs VRANKEN addirittura hanno appoggiato su un fianco il loro camion MAN.

Alla fine è andata bene a Miklos KOVACS, Lazlo ACS e Peter CZEGLEDI che si sono ugualmente piantati nella sabbia appoggiandosi a una grossa roccia ma sono stati tratti in salvo da un altro SCANIA, sempre ungherese, quello di Karoly FAZEKAS, Albert HORN et Peter CSAKANY, che si sono guadagnati la quarta piazza della speciale odierna. Benoit FRETIN e Cédric DUPLÉ settimi al traguardo restano in testa della SSV XTREME RACE. Impossibile non parlare di Tomas TOMECEK che ha superato questa speciale, con il suo Tatra, da solo, visto che ha scelto per il secondo anno di affrontare la gara da solo in camion : per lui l'ottavo tempo del settore selettivo e la quarta posizione della classifica generale alle spalle di KOVACS, BOUWENS et FAZEKAS.

Giovedì 16 gennaio, unica tappa ad anello dell'intera competizione 2020 e assistenze e organizzazione resteranno al bivacco situato a circa 10 chilometri dalla città di Tidjikja. I piloti troveranno ad attenderli una speciale da 415 chilometri di nuovo estremamente selettiva e gli appassionati nonchè i veterani di questa specialità ritroveranno il famoso Passo di Nega, da affrontare questa volta, in discesa.

INTERVISTE AI PROTAGONISTI

Alessandro Botturi

« Non ricordo in tutta la mia carriera una speciale del genere. E' stata veramente tosta e devo ammettere che mi è piaciuta tantissimo. Purtroppo ho sofferto per un problema perchè ho perso il tappo del serbatoio posteriore e di conseguenza anche la benzina. Se non si fosse fermato ad aiutarmi Giovanni Gritti oggi non sarei al traguardo ».

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