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BSA Scrambler 650 2026: Prova, Test, Pregi, Difetti e Problemi Rilevati dagli Appassionati e dai Tester Professionisti

 

BSA Scrambler 650 (2026): Prova, Test, Pregi, Difetti e Problemi Rilevati dagli Appassionati e dai Tester Professionisti

 

Introduzione e Ritorno del Marchio

La BSA Scrambler 650 (denominata anche B65 Scrambler) rappresenta un passo strategico nel rilancio del marchio Birmingham Small Arms Company, avvenuto sotto l'egida di Mahindra, un gigante automobilistico indiano. Sviluppata sulla base della monocilindrica Gold Star reintrodotta nel 2022, la Scrambler 650 è la risposta di BSA al crescente e popolare segmento delle moto retro-off-road.

Il modello è stato introdotto con un prezzo competitivo di €6.9990, un posizionamento aggressivo e inferiore a quello di rivali diretti come la Royal Enfield Bear 650.

Motore e Prestazioni Dinamiche

La Scrambler 650 adotta il medesimo motore monocilindrico DOHC, raffreddato a liquido, da 652 cc della Gold Star. Nonostante l'aspetto old-school, il propulsore è moderno, con quattro valvole e due candele, derivato concettualmente dall'unità Rotax utilizzata in passato da BMW (F650) e Aprilia (Pegaso 650).

Dettagli Tecnici del Motore:

Cilindrata: 652 cc

Potenza Massima: 33.5 kW (45 CV) a 6.500 giri/min

Coppia Massima: 55 Nm (40.6 lb-ft) a 4.000 giri/min

Rapporto di Compressione: 11.5:1

Trasmissione: Cambio a cinque velocità.

L'architettura monocilindrica ad alta compressione genera una coppia robusta a bassi regimi, collocandosi su valori di potenza e coppia paragonabili a quelli della Royal Enfield Bear 650 (bicilindrica), pur raggiungendoli a un regime inferiore di 650 giri/min, migliorando la sfruttabilità.

Considerazioni sulla Guida e Difetti Rilevati:

Velocità Massima e Crociera: Le prestazioni generali sono in linea con la concorrenza A2 (48 CV), con una velocità massima stimata attorno ai 170 km/h.

Erogazione e Vibrazioni: Il motore è caratterizzato da una rumorosità e una "vibrazione" eccessive durante i tratti a velocità autostradale. A 110-120 km/h (circa 5.500 giri/min in quinta marcia), il motore viene percepito come "sotto stress" e le vibrazioni sono trasmesse distintamente a sella, manubrio e pedane.

Cambio: L'adozione di un cambio a cinque marce è considerata un passo indietro, e la quinta marcia appare troppo corta per un uso prolungato in superstrada o autostrada. Questo obbliga il pilota a un uso frequente della frizione e del cambio per mantenere un passo fluido, anche a velocità cittadine.

Ciclistica, Sospensioni e Comportamento Dinamico

La 650 Scrambler riutilizza il telaio in acciaio tubolare della Gold Star, ma introduce modifiche sostanziali all'assetto per il fuoristrada leggero.

Dettagli Ciclistici:

Sospensioni: Forcelle convenzionali da 41 mm (non regolabili) con soffietti e doppi ammortizzatori posteriori regolabili su cinque livelli di precarico. La corsa delle sospensioni è aumentata rispetto alla Gold Star, migliorando il comfort sulle irregolarità.

Ruote e Pneumatici: Adotta la configurazione scrambler con ruota anteriore da 19 pollici (110/80−19) (rispetto ai 18 pollici della Gold Star) e posteriore da 17 pollici (150/70−17). Monta pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR di primo equipaggiamento, un compromesso efficace tra strada e sterrato.

Geometrie: L'assetto rivisto porta a un interasse maggiore di 1463 mm e un angolo di inclinazione del cannotto di sterzo più ridotto (26°), rendendo la moto più lunga e stabile.

Massa e Maneggevolezza:

Massa a Pieno Carico (in ordine di marcia): 218 kg. La moto risulta più pesante della Triumph Scrambler 400 XC (186 kg) e solo 4 kg in più della Royal Enfield Bear 650 (214 kg). Nonostante la differenza minima, la BSA è stata percepita dai tester come più ingombrante e meno agile della concorrenza.

Sensibilità dello Sterzo: La combinazione di ruota anteriore più grande, manubrio più largo e geometria leggermente più aperta conferisce una sensazione di sterzo più "pesante" e un feeling meno diretto con la ruota anteriore rispetto ad alcune rivali. Il raggio di sterzata ridotto è stato notato come un inconveniente in spazi stretti.

Guida Off-Road (Leggera): Sebbene non sia una moto Adventure, l'assetto e le gomme permettono di affrontare strade bianche e green-lanes con discreta disinvoltura. La potenza del motore è sufficiente per generare pattinamento controllato (disattivando il TC), ma la massa e l'erogazione la rendono impegnativa per i neofiti nel fuoristrada serio.

Comfort, Ergonomia e Consumi

Ergonomia e Comfort: L'altezza della sella è di 820 mm, una quota gestibile per la maggior parte del pubblico target. Il manubrio largo e le pedane relativamente basse offrono una posizione di guida spaziosa e comoda, adatta anche a piloti robusti. La sella piatta in stile bench offre maggiore comfort di quanto l'aspetto suggerisca.

Difetti di Comfort: La mancanza di protezione aerodinamica e le vibrazioni generate dal motore ad alta velocità rendono i viaggi autostradali lunghi faticosi.

Economia: Nonostante il motore sia lo stesso della Gold Star (che vanta un consumo dichiarato di 3.9 L/100 km), l'aerodinamica peggiorata (posizione di guida più alta, pneumatici tassellati) riduce l'efficienza. Il consumo reale rilevato è di circa 5.6 L/100 km, che, con il serbatoio da 12 litri, offre un'autonomia realistica di circa 210 km.

Dotazioni e Tecnologia

La strumentazione si discosta dai doppi quadranti analogici della Gold Star in favore di un display LCD singolo e circolare, mutuato dalla Jawa 42 (altro marchio Mahindra).

Strumentazione: LCD multifunzione con connettività Bluetooth per l'integrazione base con il telefono.

Controlli: I blocchetti al manubrio, anch'essi derivati dalla Jawa 42, includono un interruttore a quattro vie, sebbene solo due direzioni siano funzionali.

Connettività: Presente una presa USB (USB-A e USB-C) sul manubrio, sebbene la sua posizione sia stata criticata per la scarsa praticità d'uso.

Sicurezza: ABS di serie e Controllo di Trazione (TC). Il TC è disattivabile ma si riattiva automaticamente ad ogni accensione del motore. L'obbligo di riattivare il TC manualmente ad ogni avvio è un fastidio rilevato dai tester.

Opinioni conclusive

La BSA Scrambler 650 esegue con successo il compito di evocare l'estetica retro-scrambler con finiture curate e un look d'impatto. Il prezzo competitivo la rende un'opzione molto interessante nel segmento.

Il principale difetto della moto non risiede nello stile o nella piattaforma collaudata, ma nelle limitazioni al comfort sui lunghi trasferimenti, imputabili alle vibrazioni del monocilindrico alle alte velocità e alla scelta di un cambio a cinque marce troppo corto. È una moto eccellente per tragitti brevi, per il pendolarismo cittadino e per esplorazioni leggere su strade bianche, ma meno ideale per i viaggi prolungati in autostrada. Il posizionamento aggressivo e la nostalgia del marchio le conferiscono un notevole potenziale di successo commerciale.